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Drills derek jeter durante un' allenamento

Published on December 29th, 2012 | by Andrea Zanella

Interni: Raccolta di una palla battuta a terra

Derek Sanderson Jeter è nato a Pequannock Township, New Jersey, il 26 Giugno 1974. E’ l’interbase e capitano dei New York Yankees con i quali ha esordito nel 1995. In carriera ha superato un record importante: le 3000 battute valide. Con la nazionale degli Stati Uniti ha disputato il World Baseball Classic 2006 e il  World Baseball Classic 2009.

La raccolta di una battuta a terra deve essere eseguita con una tecnica corretta per limitare le probabilità di commettere errori. A volte durante gli allenamenti non dedichiamo la giusta attenzione alla nostra tecnica e ne potremmo risentire durante le situazioni di pressione nelle partite più importanti. Un giocatore di Major League, come Derek Jeter, fa apparire il gesto estremamente facile, ma in realtà dietro a questo fondamentale ci sono ore e ore di applicazione tecnica sulla posizione dei piedi, sull’equilibrio e sul movimento per caricare e tirare la palla. Analizzando queste fasi si capisce la complessità del fondamentale. Curare il nostro movimento fin nei minimi dettagli ci aiuterà a sbagliare meno in campo e ad essere a nostro agio durante una partita. I vari esercizi di raccolta a terra possono essere effettuati sia in palestra, durante il periodo invernale, che in campo durante la regular season. Le due metodologie più comuni sono 1) a breve distanza con la palla tirata da un compagno; 2) con la classica battuta da casa base.

L’ immagine sottostante illustra la posizione da assumere quando si raccolgono le rimbalzanti.

Come trovarsi nel momento in cui si raggiunge la palla:

fondamentale di raccolta a terra per ruoli interni

Rappresentazione di come un giocatore interno deve trovarsi nel momento in cui raccoglie una palla battuta a terra

L’immagine schematizza il fondamentale per rendere più facile la comprensione. Il triangolo virtuale (tratteggio rosso) ha piedi e mani come vertici; la palla va presa nel punto di incontro col guantone di fronte ai nostri occhi. Questo permetterà di avere la zona di raccolta ben visibile. Una palla presa troppo sotto le gambe risulterebbe più difficile da controllare. La presa in avanti, infatti, ci dà la possibilità di vedere bene la palla e di attenuare la forza della battuta, assorbendo la palla con il corpo. Il primo movimento dell’interno è lo spostamento in avanti con il baricentro basso, ciò permette di avere la pallina all’altezza degli occhi e di capire la direzione dei rimbalzi ed eventuali cambi di direzione improvvisi.

Un buon interno rimane sempre basso, qualsiasi movimento si faccia.

Raccogliere una palla frontalmente, quando è possibile, è molto importante perché si ha più tempo per tirare e il corpo fornisce una protezione in più in caso di rimbalzi improvvisi o cambi di direzione. Un altro punto da sottolineare è l’equilibrio durante la presa. Nel momento in cui si approccia la palla il peso deve trovarsi sull’avampiede e non sui talloni. L’immagine schematizza come il piede sinistro deve trovarsi leggermente più avanti del destro (viceversa per i mancini). Questa posizione genera una maggiore rapidità nel tiro. Come detto sopra il primo movimento è un passo avanti ed eventualmente uno scatto se la battuta è debole. Nel momento in cui si arriva alla palla, bisogna essere in controllo e rallentare se possibile. Arrivare a velocità troppo sostenuta aumenta il rischio di commettere un’ errore.

Foto: sportable.com

Immagine: baseballideas

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è il secondo componente di baseballideas, gioca a baseball dall' età di 5 anni a Latina! Attualmente è il ricevitore dell' ASD Insieme!



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