Published on May 20th, 2013 | by Matteo D'Angelo
Mariano Rivera e il Cutter
Fino a 30-40 anni fa solitamente i lanciatori partenti finivano le partite. Quando i partenti non erano in grado di completare la partita i manager ricorrevano al bullpen, all’epoca colmo di vecchie glorie (partenti non più in grado di lanciare intere partite). Negli anni ’70 i primi manager decisero di affidarsi a lanciatori specializzati per determinate situazioni critiche durante le partite. I fan iniziarono a far caso alle “salvezze” (saves), che venivano assegnate ai rilievi che subentravano nella partita con modesti vantaggi (3 punti o meno) e riuscivano a portare a casa la vittoria. Negli anni ’80 ci furono le prime star provenienti dal bullpen: Bruce Sutter dei Cubs e dei Cardinals e Dennis Eckersley degli Athletics (entrambi Hall of Famers).
Gli Yankees stessi in quegli anni si affidavano a Rich Gossage, soprannominato “Goose” (Oca), anch’egli Hall of Famer, per il delicato ruolo di rilievo. Fu lui, vedendo Rivera lanciare, che notò la sua freddezza nelle situazioni di grande pressione. Infatti, oltre al talento naturale, Mariano possiede una caratteristica che pochi hanno, cioè l’abilità di performare al meglio sotto pressione. Caratteristica importantissima per il ruolo di closer.
Al contrario di quanto si possa pensare il cutter di Mariano non è sempre stato il suo lancio migliore. Infatti, fino al 1997, Mariano lanciava principalmente dritta, cambio e slider. Possedeva un cutter, ma lo utilizzava poco e con scarsa efficacia. Rivera racconta che un giorno, durante la stagione ’97, la sua dritta semplicemente iniziò a comportarsi come un cutter, un po’ come una visione mistica. Quanto sarebbe bello svegliarsi una mattina e scoprire di avere un lancio praticamente imbattibile?
Il cutter, in sostanza, è una fastball che invece di andare dritta o di spostarsi verso il lato del braccio di tiro (tipo dritta a 2 cuciture), si sposta in direzione opposta. Simile ad uno slider ma molto più veloce e senza spostamenti sul piano verticale, ma solo su quello orizzontale.
Diversi lanciatori nel baseball possiedono un cutter nel loro repertorio, ma nessuno di questi possiede la velocità e lo spostamento direzionale simili al cutter di Mariano. Nonostante Rivera lanci l’80% delle volte cutter, la velocità, lo spostamento e l’incredibile controllo con cui viene tirato, rendono questo lancio quasi imbattibile.
Nel video è possibile vedere una ricostruzione digitale di questo incredibile lancio. Da notare la differenza di traiettoria tra la sua dritta e il cutter e la difficoltà nel distinguere i due lanci da parte del battitore. Inoltre, nella simulazione computerizzata, è possibile vedere tutte le traiettorie dei lanci effettuati da Mariano nella stagione 2009. È impressionante vedere come Rivera sia in grado di posizionare la palla sempre sul filo del piatto e solo raramente nel mezzo, zona in cui il battitore ha più probabilità di effettuare un buon contatto.
Qui spiegato il suo grande successo come closer e la sua imminente nomina nella Hall of Fame della MLB.
Foto Copertina: Fanonomics.com
Foto Articolo: TheNewYorkTimes.com
Video: Vimeo.com
Fonte: TheNewYorkTimes.com