Published on March 17th, 2013 | by Matteo D'Angelo

Il “Mental Game” di Jim Abbott

Jim Abbott nasce senza la mano destra, ma ciò non lo scoraggia nemmeno un po’ nell’inseguire il suo sogno. Infatti, draftato nel primo round dell’MLB draft, Jim ebbe un’ottima carriera da lanciatore nell’organizzazione degli Angels e poi successivamente con gli Yankees negli anni 80 e primi anni 90. La sua migliore prestazione: un “no-hitter” allo Yankee Stadium contro i Cleveland Indians nel ’93. Attualmente è un motivational speaker.

Ti sei mai chiesto come si preparano per una partita i giocatori professionisti?

Nel libro di Jim Abbott: “Imperfect: An Improbable Life.” ci sono spunti che ci possono aiutare a preparare al meglio le nostre partite, oltre che alla straordinaria storia di Jim.

Nel video, Jim, ci spiega come “il successo, così come tante cose nella vita, dipende molto dalla nostra capacità di adattarci. C’è forza e resilienza in ognuno di noi per superare gli ostacoli che la vita ci propone”. Parla di “adjustability” e “perseverence”, cioè di adattabilità e di perseveranza, per adattarsi e per continuare nel nostro cammino per andare sempre avanti. Ci dice inoltre che “a volte i nostri traguardi devono essere misurati sotto forma di piccoli e continui progressi. Dobbiamo avere fede nel lavoro che stiamo svolgendo, fede in ciò che può accadere e fede in ciò che è possibile”. Infine, nel video conclude dicendo che alla domanda di sua figlia, che gli chiese se gli piacesse la sua “piccola mano”, rispose: “Si, mi piace la mia piccola mano. Rappresenta ciò che sono. Non mi è sempre piaciuta, non è sempre stato facile. Ma sai cosa? La mia piccola mano mi ha insegnato molte lezioni importanti. Se sei in grado di trovare il tuo modo di fare le cose, se riesci ad ottenere il massimo da ciò che possiedi e  se credi in te stesso e in quello che puoi fare… il mondo è pieno di incredibili opportunità, quasi tutto può accadere.”

Nel suo libro, Jim, parla della sua routine pre-partita. Lui credeva molto nella preparazione mentale prima delle partite. Anche lui, come Evan Longoria (vedi articolo sul Mental Game di Evan Longoria), è un discepolo della dottrina di Ken Ravizza, uno dei più famosi psicologi sportivi nel mondo del baseball e non solo.

“La mia routine pre-partita si basava prevalentemente sulla visualizzazione. Stendevo un asciugamano sui miei occhi ed iniziavo la sequenza: allungavo e rilassavo delicatamente i piedi, salendo pian piano fino ad arrivare alle spalle e al collo. Tutto ciò che vedevo era il buio creato dall’asciugamano e intanto prendevo coscienza del mio corpo. Così pochi giocatori si focalizzano sulle sensazioni che provocano i muscoli, per esempio i polpacci, finchè non sono dolenti” (Imperfect, 2012).

Ken Ravizza crede molto nella consapevolezza e coscienza di come si sente il corpo nel momento. Per esempio durante i suoi esercizi mentali ti chiede di respirare ed eliminare la tensione.

Dopo questa routine per rilassarsi, Abbott continuava visualizzando e ripetendo mentalmente i suoi lanci. Si focalizzava su immagini positive che avrebbe voluto sentire sul monte durante la partita e ovviamente sul controllo perfetto della sua dritta: “Visualizzavo il mio riscaldamento nel Bullpen, la mia dritta che sfiorava gli angoli del piatto, giù nella zona, la dritta che saltava fuori dalla mia mano fino a che non arrivasse nel guanto del ricevitore.”

Visualizzava persino se stesso camminare dal dugout al monte e cosa potesse sentire dal pubbilco: “Cercavo di sentire la camminata da sotto al dugout fino al monte, una canzone rumorosa dagli altoparlanti dello stadio, il pubblico che si eccitava, l’intensità del mio respiro.”

Credo che ogni giocatore, di qualsiasi sport, debba avere una routine mentale pre-partita/gara. Una routine che si rispetti deve includere la visualizzazione e la ripetizione mentale del proprio ruolo durante la partita/gara, in momenti di successo (una lancio perfetto, una battuta valida, una vittoria). Insomma, vedere se stessi vincere e superare le avversità con successo.

All’interno della Complete Guide puoi trovare un programma mentale completo con gli stessi esercizi e principi insegnati da Ken Ravizza. Ha funzionato e funziona per Jim Abbott, Evan Longoria e tanti altri grandi giocatori, perché non provare?

Cosa ne pensi del Mental Game e della preparazione mentale? Lasciaci un commento e raccontaci le tue esperienze!

Fonti: Imperfect: An Improbable Life (2012) scritto da Jim Abbott e Tim Brown

Foto: chicagosidesports.com

Video: vimeo.com 

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About the Author

è l'Amministratore di Baseball Ideas. Matteo gioca a Baseball da 17 anni. È stato uno dei primi corsisti all'Accademia FIBS di Tirrenia. Ha frequentato la Winthrop University, dove si è Laureato in International Business, e dove ha avuto l'opportunità di lanciare in NCAA Div. I per 4 anni. Ha 13 presenze in Nazionale Seniores di Baseball. Parte del Pitching Staff della Fortitudo Bologna in IBL per diversi anni, attualmente gioca in Germania nella Bundesliga con i Mannheim Tornados.



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